Un augurio un po’ in ritardo, non c’è che dire eh?! Ma tra pendolarismi, stai di qua, vai di là, la vacanzina per capodanno, la sciatina della befana, il pranzo dei genitori e quant’altro… sono tornata a “casa” solo ieri. Nel senso che prima mi trasportavo vestiti e carabattole varie nella mia borsa da palestra da 100 litri (per fortuna che è così grande), e l’interregionale mi vedeva mattina e sera come pendolare lavoratore. Non male riassaporare i comfort di trenitalia (sarcastic mode: on) da lavoratore e non più studente, almeno è più rilassante stare seduti a leggere che fare l’immancabile fila in tangenziale.

I segni del salameQuesto periodo dell’anno mi piace proprio. Mi piace destreggiarmi tra palline, aghi di pino, fiocchi, panettoni, regali e pensierini, ricette di biscotti, candele, lucette e (finalmente) nasi infreddoliti e ghiaccio sul parabrezza della macchina.
E poi c’è la craze dei mercatini di Natale, per onorare la quale, dopo l’anno scorso in Sud Tirolo, quest’anno si punta direttamente a Monaco di Baviera, per un weekend di affetti familiari, atmosfere teutonicamente natalizie, bretzel e una valigia piena di regali (letteralmente!) con trasporto courtesy of Lufthansa. Non vedo l’ora sia domani pomeriggio!

Diciamo che sono un po’ presa in un progetto di “business” (o si spera che lo diventi) parallelo al lavoro primario e ufficiale. E’ una cosa un po’ lunga da costruire, stiamo stendendo un business plan in questi giorni, e speriamo che ne salti fuori qualcosa di bello.

Volevo solo dire che esisto ancora, ecco. 🙂

Come si può capire dalla (un)densità di articoli nel blog, il rientro al lavoro post-ferie è stato, giusto per dirla con un eufemismo, un po’ incasinato. I miei progetti vanno avanti, e penso di starli gestendo anche bene, visto che alcuni sono poi sfociati in presentazioni ufficiali a CEO e Presidenti. Il mio contratto di sfruttamento sottopagato si è trasformato in un… altro contratto di sfruttamento, ma più pagato, almeno fino a febbraio, quindi per ora non mi posso lamentare. Sto imparando tanto, e ci sono nuovi progetti che si preannunciano molto interessanti che probabilmente mi verranno assegnati.

Anche la vita, quella cosa che succede fuori dall’ufficio insomma 🙂 prosegue molto bene, tra faccende e aggiustamenti per una casa che cresce in un’altra provincia, commuting in macchina/treno/bici, allenamenti, lezioni e interpretariato, un concerto (quello dello scorso post) che mi risuona anche negli orecchi e nelle orecchie, corsi ed esami cinofili che verranno fatti nell’anno nuovo. 

Tutto questo per dire… ci sono, eh! 😀

Allevi%20Arena%20Verona

to me! 😉

Sono tornata dalle ferie e di nuovo (già) in ufficio… aggiornamenti nei prossimi giorni! Buon caldo a tutti!

lavoroSempre a proposito delle mie riflessioni di qualche giorno fa, Nicola mi ha linkato un post interessantissimo che mi ha un po’ rincuorato. Della serie I am not alone.

A parte qualche azienda veramente illuminata sotto questo punto di vista, è incredibile constatare, anche solo parlandone con i rispettivi dipendenti, come siano tante le aziende italiane che vogliono buttarsi nel mondo del web marketing senza però dare l’accesso ai propri dipendenti a questi strumenti.

Ma questa tesi non la riesce a digerire nessuno nelle Direzioni delle aziende?

In questi giorni devo consultare alcune normative per questioni di lavoro: su dieci documenti che ho scaricato fin’ora, tre erano scritti in Comic Sans.
… aiuto!

Mi sono resa conto in questi giorni che, passato il periodo scolastico e anche quello universitario, non mi rendo più conto di quando inizia l’estate.

Non ci sono più la fine delle lezioni e degli esami a marcare questo passaggio di stagione — quando finivo tutti i compiti nelle prime due settimane di vacanze in modo da avere tutta l’estate libera; o quando facevo tutti gli esami al primo appello della sessione estiva in modo da non avere niente ne in Luglio ne a Settembre.

Adesso che sono immersa nella vita dell’ufficio e tutti i giorni della settimana sono quasi uguali tra loro, non sono ancora riuscita a trovare un indicatore che mi permetta di dire «eccola, è iniziata l’estate».
Me ne sono resa conto stamattina, quando guardando il calendario mi sono accorta che siamo già alla fine di Giugno… e per il mio orologio biologico è come se fosse Maggio! :-/

[Lavorativamente parlando, mi sono appena scaricata e stampata la ricerca di OPA, un po’ di food for throught per questi primi giorni della settimana]

lavoro Diciamo che lavoro in un’azienda retail molto grande.
E diciamo anche che, da sempre, è all’avanguardia rispetto ai suoi competitors per la comunicazione, le    promozioni, le iniziative che vengono intraprese dalla catena.

Diciamo anche che io sono stata presa (come ho scoperto recentemente) per portare questa innovazione anche nel mondo della comunicazione online, dove l’azienda era sempre stata presente con un sito-vetrina, ma a cui non venivano date particolari attenzioni.

Adesso è venuta a tutti la mania di questo web marketing, internet pr, social media marketing… insomma, nemmeno loro sanno cosa vogliono alla fine. E mi trovo a presentare dati Nielsen, rapporti, statistiche, studi su Facebook, Social Media, Twitter, Wikipedia a tutt’andare. Tutti contenti, tutti “lanciatissimi”: si si, questo marketing sul web va proprio fatto, è la nuova frontiera, assolutamente, va gestito.

E quando insisto nel dire che tutti gli impiegati, o almeno il Marketing (coinvolgere tutti avrebbe la stessa gravità di dare una coltellata all’Amministratore Delegato :P) dovrebbero però impegnarsi ed essere direttamente coinvolti nel rispondere ai vari twitter, opinioni su vari siti, commenti e amicizie su Fb mi guardano come se avessi chiesto la luna. Beh, per questo c’è l’agenzia PR, no?! Non puoi mica pretendere che lo facciamo noi.

La strada è ancora lunga…

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